Archeologia subacquea
Lo sviluppo delle conoscenze, sia nel campo della tecnica e dei materiali, quanto in quello della fisiologia, ha consentito il raggiungimento di quote, progressivamente più impegnative, inimmaginabili sino a pochi anni fa. Di conseguenza, il confronto con relitti sempre più profondi è divenuto tale che, lì dove la tecnica dell'immersione umana non è ancora giunta, ma dove arrivano batiscafi o veicoli subacquei filoguidati, è oramai possibile rilevare, documentare e recuperare giacimenti, relitti e reperti, a quote praticamente abissali. Questa affascinante scienza, che spesso viene erroneamente confusa con il solo recupero di antichi oggetti sommersi, è costituita da specifiche fasi, metodi, mansioni, materiali, attrezzature e normative. L'amore per la (ri) scoperta del passato, l'emozione per il rinvenimento di un reperto e la conseguente appassionata opera di ricostruzione e contestualizzazione storica del ritrovamento, necessitano anche di ogni sforzo teso alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. L'archeologia subacquea, pur ispirata dalle medesime regole che operano in quella terrestre, proprio a causa del diverso elemento nel quale l'operatore esplica l'attività – sott'acqua – comporta difficoltà particolari, tali da rendere problematico ogni intervento di studio, gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio subacqueo ed anche per questo va considerata come scienza autonoma. Arc-Team è impegnata dal 2005 in progetti di archeologia subacquea in particolare in alcuni laghi alpini del Trentino.